l’aria, dove solitamente viaggia la luce, e il vetro.
La luce bianca entrando nel prisma si separa nei suoi colori costituenti per effetto della rifrazione il cui angolo dipende dalla lunghezza d’onda e uscendo di nuovo nell’aria tale separazione è ulteriormente accentuata.
Ad ogni lunghezza d'onda corrisponde un colore diverso. In tal modo, con un opportuno rivelatore è possibile vedere l'insieme dei colori (noto anche come spettro) che compongono la luce bianca.
In fisica, l'indice di rifrazione di un materiale è una grandezza adimensionale che quantifica la diminuzione della velocità di propagazione della radiazione elttromagnetica quando attraversa un materiale. Si definisce come: n = c/v
Usando un secondo prisma Newton cercò di dimostrare che la scomposizione della luce è un fenomeno fisico reversibile
Se collochiamo un secondo prisma capovolto dopo il primo, l'angolo di rifrazione viene esattamente compensato,ovvero è possibile ricomporre il fascio di luce bianca originario facendo convergere i raggi colorati.
Possiamo individuare, sperimentalmente, le caratteristiche della rifrazione dei raggi luminosi quando essi passano da un mezzo all’altro, che presentano indici di rifrazione differenti, mediante la formula di Snell
dove i e j rappresentano, rispettivamente, l’angolo di incidenza e l’angolo di rifrazione; n2 e n1 sono, rispettivamente, gli indici di rifrazione del secondo e del primo mezzo
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