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martedì 12 gennaio 2021

STEP # 28 - La sintesi finale

La prima volta in cui comparve il nome [step 01] del doppio prisma fu nel gennaio del 1672, in una lettera che Isaac Newton [step 09] inviò ai membri della Royal Society di Londra.
In questa lettera Newton presentò la descrizione di un esperimento che, a suo dire, mostrava che la luce bianca non era pura, bensì composta da un miscuglio di svariati colori.

Newton arrivò a queste importanti considerazioni in un periodo di pandemia, come quello che stiamo vivendo ora, al tempo si trattava della Grande Peste, che permise al giovane scienziato di dedicarsi esclusivamente agli studi scientifici permettendogli di scoprire il principio fisico [step 05] alla base del funzionamento prisma doppio.

Un biografo del tempo definì il suo metodo come "altrettanto bello nella sua semplicità quanto efficace nel contenere in nuce la teoria di Newton".
Nel suo esperimento Newton si servì, infatti, di pochi semplici elementi [step 03]: due prismi equilateri, un raggio di luce e uno strumento graduato per le misurazioni; il punto cruciale era la sovrapposizione dei due prismi.
La luce attraversava il primo prisma,dal quale veniva scomposta per poi essere nuovamente ricomposta in un unico fascio dopo aver attraversato il secondo prisma;si spiega così il fenomeno della rifrazione in cui la luce passa da un raggio unico ai suoi sette [step 15] colori fondamentali.

Newton descrisse tutto minuziosamente nei i suoi scritti [step 10] ufficializzati ne l'Optics, che ha rappresentato un vero e proprio manuale d'uso [step 22] per le scoperte successive.

Grazie a questa scoperta l'ottica [step 04] subì una vera e proprio rivoluzione, si svelò al mondo  la duplice natura della luce, ovvero ondulatoria e allo stesso tempo corpuscolare, accrebbe la richiesta di prismi, lenti e specchi, che fino a quel momento erano considerati strumenti ingannevoli in grado di distorcere la realtà.

Un chiaro esempio del pensiero antecedente si può trovare nel secondo canto del Paradiso di Dante Alighieri,in cui mostra la visione [step 07] dell'antichità sugli specchi, sugli studi dell'ottica e sui suoi fenomeni.

La prima casa costruttrice ad occuparsi della produzione di prismi ottici fu le Officine Galileo [step 11], fondata nel 1866 da Angelo Vegni, iniziò a produrre la maggior parte degli strumenti ottici di precisione dell'epoca.





La loro fama divenne così ampia che inaugurarono un museo, in cui oggi sono conservati molti esemplari di antichi strumenti ottici di precisione tra cui il doppio prisma [step 02].

Dopo la nascita delle prime case costruttrici, iniziarono a diffondersi i primi brevetti [step 17], che mostravano come sfruttare il meccanismo del prisma per la costruzione di altri strumenti scientifici come binocolo e stereoscopio.
Dai brevetti e dalle dissezioni [step 16] di alcuni strumenti ottici più complessi si può notare come il prisma doppio da strumento singolo divenne elemento costituente di moltissimi oggetti ottici; ad esempio nello stereoscopio serviva ad evitare l'affaticamento degli occhi e il disorientamento visivo causati dall'uso di un solo prisma.

Se la fama del prisma doppio e del suo meccanismo è arrivata fino a noi, è indubbiamente merito dei numerosi film e fumetti che hanno permesso la sua diffusione anche in epoca moderna.
La storia di Newton e del suo strumento è stata anche protagonista del cartone Invenzioni e inventori [step 12] e del fumetto La gravedad en acciòn [step 21], entrambi sono riusciti a trasformare un esperimento destinato a risolvere complessi interrogativi scientifici in una storia in grado di incuriosire anche i più piccoli, con il compito di stimolare la loro inventiva.

Un altro ruolo fondamentale è stato ricoperto dalla pubblicità [step 13],utile ad aumentare ulteriormente la fama e l'interesse intorno a questo oggetto.
I termini [step 19] legati a questo strumenti sono molto semplici e questo ha permesso una diffusione del fenomeno incrementata anche dalle pagine ad esso dedicate sui libri scolastici.

Le aziende moderne come Gestione Silo, che ha addirittura inserito il prisma nel suo marchio[step 20], continuano a produrre prismi, ma oggi possiamo trovarne diverse specie [step 14] con impieghi diversi in base alla loro struttura e in linea con le normative [step 23] disposte negli ultimi anni.

Dal grafico [step 24] costruito sul rilievo che hanno ai giorni nostri i termini legati allo strumento, si evince che le nuove scoperte scientifiche hanno oscurato i prismi ed il loro funzionamento, trasformandoli in meri componenti di altri strumenti, con l'augurio però che l'inventiva e la convinzione di Newton diventino spunto per le generazioni a venire.
Il prisma doppio non è solo stato il mezzo di cui si è servito Newton per dimostrare le proprie idee,ma grazie alla ricerca per scrivere questo blog ho capito che interessa molti più ambiti [step 27] di quelli a cui siamo abituati a pensare.

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